Il Garante privacy italiano chiede informazioni a DeepSeek: a rischio i dati di milioni di persone in Italia
|
---|
Il Garante per la protezione dei dati personali italiano ha recentemente intrapreso azioni decisive nei confronti dell'applicazione cinese di intelligenza artificiale DeepSeek. Tale intervento si inserisce nel solco di un crescente controllo da parte dell'autorità italiana sulle app AI che raccolgono ed elaborano dati personali, come già accaduto nel 2023 con OpenAI e ChatGPT. L'obiettivo principale resta quello di garantire la sicurezza e la privacy degli utenti italiani.30 Gennaio 2025 . Quali informazioni ha richiesto il Garante?Inizialmente, il Garante italiano ha inviato una formale richiesta alle società responsabili, Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence. Le informazioni richieste riguardano il tipo esatto di dati personali raccolti, le fonti utilizzate per acquisirli, le finalità della raccolta e il fondamento giuridico che ne consente il trattamento. L'autorità ha chiesto inoltre chiarimenti sulla possibile conservazione di questi dati in territorio cinese.
Perché il Garante ha deciso di bloccare DeepSeek in Italia?Dopo aver ricevuto risposte ritenute incomplete dalle società cinesi, il Garante ha imposto con effetto immediato la limitazione del trattamento dei dati personali raccolti da DeepSeek relativi agli utenti italiani. Questa misura corrisponde, di fatto, al blocco operativo dell'applicazione sul territorio nazionale. La motivazione ufficiale della decisione è quella di tutelare i cittadini italiani da possibili utilizzi impropri dei loro dati, in attesa di ulteriori approfondimenti e chiarimenti.
Il contesto internazionale: il caso OpenAI e ChatGPTQuesta azione del Garante non rappresenta una novità assoluta. Già nel 2023, l'Italia aveva adottato una posizione simile nei confronti di OpenAI e del suo popolare chatbot ChatGPT. In quell'occasione, il Garante aveva sollevato analoghi dubbi sulla sicurezza e sull'uso dei dati personali, imponendo una sospensione temporanea dell'applicazione fino alla risoluzione delle problematiche riscontrate. Questo precedente indica una linea coerente e sempre più rigorosa da parte delle autorità italiane nel campo della privacy e dell'intelligenza artificiale.
Reazioni di DeepSeek e prospettive futureAl momento, DeepSeek non ha fornito alcun commento ufficiale sulla decisione del Garante italiano, lasciando aperta una questione delicata che coinvolge la gestione della privacy e la trasparenza dei trattamenti dei dati personali. Sebbene DeepSeek si proponga come un assistente AI gratuito ed efficiente nella gestione dei dati, la mancata collaborazione con il Garante potrebbe influenzare negativamente la sua immagine e le prospettive di diffusione in Europa. Sarà importante seguire gli sviluppi futuri per capire come si evolverà la situazione. Approfondisci qui Find out more here |